Nell’era dei social e della digitalizzazione, dove l’elettronica la fa da padrona, è diventato relativamente semplice affidarsi a un computer per gestire e controllare qualsiasi cosa; tanto più in un’automobile moderna che delle nuove tecnologie beneficia in tutti i suoi aspetti.
In auto vogliamo essere indirizzati, coccolati, intrattenuti, rassicurati e comunque connessi con il mondo digitale in cui viviamo e ci muoviamo. Le nuove dotazioni di Giulia e Stelvio offrono sotto questo punto di vista lo stato dell’arte dell’infotainment e dell’integrazione degli smartphone, ma il mondo Alfa Romeo è molto di più delle tecnologie di connessione in rete e tutte le sue vetture hanno come obiettivo quello di coinvolgere il pilota per fare della guida delle sue auto un’esperienza unica.
In qualunque situazione e velocità, percorso o condizione della strada, la guida di un’Alfa Romeo è sempre naturale e istintiva; questo accade attraverso tecnologie avanzate e la particolarissima attenzione che i tecnici mettono dello stabilire la migliore “connessione” fra chi guida e la sua auto.
Secondo la filosofia Alfa una vettura deve saper coinvolgere e offrire sensazioni che la sola elettronica non riesce a trasmettere. Questo approccio unico, che contraddistingue tutte le auto che si fregiano del “Biscione” è figlio delle corse e dalle origini del marchio a oggi. Ha fatto scuola ed è sempre stato il riferimento per tutti gli appassionati della guida.
Per questo, quando si parla di vetture “sportive nell’anima”, il collegamento con Alfa Romeo è automatico e modelli storici come Giulietta, Giulia, Alfa6, Alfetta o 156, sono sempre stati il riferimento assoluto. Nel caso della nuova Giulia le straordinarie caratteristiche di guida hanno origine negli obiettivi stabiliti per la progettazione della piattaforma “Giorgio” in tutti i suoi particolari.
Per l’avantreno è stata sviluppata una nuova sospensione “AlfaLink” a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale, grazie a questa geometria (un’esclusiva Alfa Romeo) è possibile mantenere costante l’impronta a terra dello pneumatico in rettilinea e in curva e in questo modo assicurare accelerazioni laterali elevate e costanti.
Per l’asse posteriore si è scelta una soluzione multilink (detta “a quattro bracci e mezzo”, brevettata da Alfa Romeo) che assicura contemporaneamente prestazioni, piacere di guida e comfort. Le stesse caratteristiche si ritrovano in Stelvio (ed è un’eccezione nel mondo dei Suv), grazie al perfetto adattamento delle sospensioni alla diversa struttura del veicolo. In particolare la geometria è stata adeguata in modo da mantenere l’asse di rollio nella stessa posizione rispetto al sedile di guida così da ottenere le stesse reazioni e le stesse sensazioni al volante di Giulia.
Nei due casi la percezione è quella di avere sempre il comportamento sotto controllo, di “leggere” la strada attraverso le mani sul volante e di poter sempre sterzare in modo rapido e preciso anche grazie al rapporto di sterzo più diretto nel segmento (11.8 il rapporto della scatola guida).
La superiorità Alfa Romeo in questo aspetto della dinamica di marcia è una costante che ha sempre condizionato le scelte dei tecnici particolarmente per quanto riguarda i meccanismi di sterzo e l’attenzione con cui sono stati adottati i vari sistemi di servoassistenza, privilegiando sempre la sensibilità di chi guida.